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martedì 10 giugno 2008

Lo Stato gioca a "GUARDIE E LADRI"!

Venerdi 6 giugno 2008, un’altra famiglia per bene è costretta a piangere, a vestire il lutto, a fare i conti con la morte..ma non con quella che ci è stata riservata da Dio o dal destino, ma quella decisa dall’uomo..dalla bestia! Una mattina come tante altre, a Pagani, un paesino del salernitano…un carabiniere come tanti, un ufficiale della cosiddetta “Benemerita”, comandante della locale Tenenza Carabinieri.

Venerdi 6 giugno 2008, Torre Annunziata, una volta una bellissima e spettacolare località di mare del Golfo di Napoli. Da bambino in più di un’occasione, mio padre ci portava d’estate (una trentina di anni fa, credo) su quelle spiagge, a fare il bagno in quel mare. Un posto bellissimo all’epoca che ancora oggi conserva, degradati e consumati, i tratti di quelli che furono i bei tempi di una località balneare di villeggiatura e di vacanze.

Venerdi 6 giugno 2008, Torre Annunziata. 5 persone, in media giovani, uno giovanissimo, poco più di un ragazzetto, hanno per destinazione Pagani. Probabilmente sono agitati, stressati, nervosi, ma determinati. A Pagani devono per forza andarci. E’ ormai tutto deciso. Nessuno però li aspetta a Pagani. Forse non pensano nemmeno lontanamente a cosa aspetti loro lì, a Pagani, non molto lontano da Torre Annunziata. Una wolksvagen fox nera, nuova di zecca, rubata qualche ora prima, il loro mezzo di trasporto. Un’auto nera, il colore del male, del buio, del lutto.

Pagani, venerdi 6 giugno 2008. Il cielo è grigio, si sta preparando un fine settimana all’insegna del maltempo. Ci sono nuvole grigio in cielo, tira un po’ di vento, la temperatura si è sensibilmente abbassata. Qualcuno dice: non si capisce più niente oggi! E’ vero, non solo non si capisce piu’ niente ma tante cose, sono diventate impossibili da spiegare…e quello che sta per accadere tra Torre Annunziata e Pagani, tra i 5 giovani ed il Tenente dei Carabinieri, non potrà mai essere sufficientemente spiegato. Di solito, si spiegano le cose che hanno un senso, un significato, un meccanismo tale che spiega causa ed effetto. Le successive ore creerano solo sgomento, stupore e dolore!

Il Tenente dei Carabinieri, si chiama Marco Pittoni. Il cognome la dice lunga sulle sue origini. E’ sardo, la terra fatta da uomini di principio, laboriosi, amanti della loro isola, gelosi delle loro tradizioni, generosi nell’amicizia. Queste doti, probabilmente, sono quelle che deve avere ogni servitore dello Stato. Marco Pittoni, sotto questo aspetto, secondo me, partiva avvantaggiato. Comandava la Tenenza Carabinieri di Pagani. Le cronache hanno detto tanto e tutto di lui. I vertici dell’Arma ne hanno esaltato lo spirito di sacrificio, la sensibilità, l’operosità. Ma la gente, quella che si rivolgeva ai Carabinieri di Pagani e quindi al Tenente Pittoni, lo ha definito e ricordato, in base alla propria esperienza di cittadini ed utenti. Tutti ne hanno detto un gran bene. Ed allora, tutti, dobbiamo crederci.
Quel venerdi 6 giugno, era all’interno dell’ufficio del direttore del locale Ufficio Postale. Si dice che proprio con quest’ultimo, stesse parlando di sicurezza, di come prevenire rapine e di come comportarsi in caso di rapine.

Venerdi 6 giugno 2008, Torre Annunziata.
La Wolksvagen fox nera con i 5 (non si sa ancora se tutti partirono a bordo di questa singola vettura) “torresi” cerca e trova la strada che va a Pagani. Torre Annunziata non dista molto da Pagani. Un’oretta di macchina e si è a Pagani. La fox forse gira un po’ per Pagani. E’ alla ricerca forse di auto della Polizia o dei Carabinieri in pattuglia. La fox, come si è detto, è nera e con se, oltre a quella vernice, trasporta il male, il buio, il lutto. Il dolore!
Probabilmente non incontrano nessuna auto con le “guardie infami”. Si sentono più sicuri. L’adrenalina è tanta e ai massimi livelli. Probabilmente qualche tiro di coca, avrà fatto il resto. L’ufficio postale è lì…a portata di mano….fuori niente macchine degli sbirri. Ma gli sbirri però, viaggiano anche in macchine civette. Ma loro forse non ci pensano. Gli sbirri sono dei ciglioni buoni solo a fare le barzellette. Forse ci hanno sempre creduto alle barzellette ed hanno fatto male. Le guardie, come loro, hanno un normale coefficiente di intelligenza ma, a differenza loro, sono persone per bene che non hanno bisogno di camminare strisciando vicino ai muri come le zoccole. Gli sbirri, a differenza loro, NON SONO FIGLI DI ZOCCOLE!!

Pagani, venerdi 6 giugno. I “torresi” scendono dalla fox nera, sono tesi, sono sicuri. Entrano nell’ufficio postale di Pagani. Tirano fuori le pistole: “Fermi..è una rapina”. Qualcuno tra i clienti dell’ufficio postale urla. Dall’interno dell’ufficio postale il Tenente ed il Direttore postale si accorgono subito che fuori dalla stanza, sta accadendo qualcosa. D’istinto, il Tenente Pittoni esce. Si rende subito conto che è in corso una rapina a mano armata. Intima ai rapinatori di fermarsi: Carabinieri!” si qualifica, è in borghese. Viene aggredito. Una breve ma violenta colluttazione con uno dei rapinatori lo vede protagonista. Si rialza. Un complice, a bruciapelo, gli esplode addosso due colpi di pistola: uno alla gola ed un altro all’addome. Pittoni cade, si rialza….ricade a terra. I “Torresi” nel frattempo hanno rapinato 3000 euro. Escono fuori. I due colpi esplosi attirano l’attenzione di un maresciallo sempre in borghese che aspettava fuori dall’ufficio postale il Tenente. Li vede fuggire a piedi, raggiungono la fox nera che parte all’impazzita. Spara lui adesso (adesso puo’….prima di loro NON SI PUO’) contro la fox…..si saprà dopo che uno dei balordi è stato ferito dalla “guardia”. Il Tenente viene soccorso, portato in ospedale.
Non ce la farà!

La caccia ai rapinatori avviene in tempo reale. Su tutto il territorio vengono disposti posti di blocco. L’elicottero dell’Arma sorvola i comuni vesuviani e limitrofi. Poco dopo l’auto, la fox nera, verrà ritrovata: a Torre Annunziata. I Carabinieri intuiscono che le indagini devono partire lì.
Dopo poche ore, verranno arrestati i primi tre torresi. Proprio mentre si stanno celebrando a Pagani, i funerali del povero Tenente Pittoni.

Qualcuno, in maniera distaccata, ha detto che “fa parte del gioco”. Giusto! Se fosse un gioco! Ma la camorra non è un gioco, è una cosa seria, troppo seria. E i camorristi fanno sempre sul serio…è lo stato che crede che si stia giocando a guardie e ladri! Ma il pacchetto sicurezza che tra un po’ dovrebbe essere approvato, trova tanto, ed inverosimile interesse, sulle limitazioni delle intercettazioni telefoniche.
Btavi. Giocate a fare politica. Loro giocano a fare i camorristi. E le famiglie per bene? Credo che non hanno proprio più voglia di giocare. Ma i politici, stanno dimostrando un’altra volta, di giocare con il nostro più grande bisogno: quello di democrazia!
Comunque: Grazie Tenente Pittoni.
Grazie a tutti i Carabinieri!