Roma celebra Ayrton SennaC'è anche un'asta benefica su E-Bay
In occasione del 15esimo anniversario dalla scomparsa di Ayrton Senna nei locali dell'Ambasciata del Brasile a Roma verranno esposte per tre giorni alcune monoposto (Formula 1, Formula 3, Formula Ford) appartenute a Senna ed innumerevoli memorabilia (i suoi caschi, l'abbigliamento originale ed alcuni preziosi oggetti prodotti con il marchio "Senna" in collaborazione con importanti aziende internazionali). All'esposizione si aggiungerà una mostra fotografica che ripropone le gesta di Senna nella sua carriera, per la quale verranno utilizzati gli affascinanti scatti di Keith Sutton, a capo di una delle principali agenzie fotografiche della Formula 1 e storico amico del pilota brasiliano.
L'evento prevede di coinvolgere gratuitamente non solo il pubblico degli appassionati di auto da corsa, ma sarà di libero accesso per tutti i curiosi che vorranno avvicinarsi e scoprire l'importanza delle iniziative che oggi l'Istituto Ayrton Senna compie verso bambini e giovani meno agiati: attraverso programmi educativi, collaborando con enti governativi e non governativi, con istituzioni pubbliche e private e con grandi società e aziende.
In 15 anni di attività l'Instituto Ayrton Senna ha investito la cospicua cifra di oltre 70 milioni di euro, contribuendo fattivamente a trasformare la vita di 11.640.930 tra bambini e giovani brasiliani, occupandosi della formazione di 553.512 insegnanti ed educatori e distribuendo le proprie attività in 1.372 città e in 26 Stati e Distretti Federali del Brasile. (dati aggiornati ad Aprile 2009)
L'Instituto Ayrton Senna è un ente senza fini di lucro che agisce dal nord al sud del Brasile e che opera grazie alla promozione dei marchi e delle licenze "Ayrton Senna", "Senna", "Senninha" e "Senninha Baby". Dopo la tragica scomparsa di Ayrton, la famiglia decise di destinare il 100% dei proventi derivanti dall'impiego di questi marchi e dalle rispettive licenze alla creazione di un'organizzazione dedita ad aiutare i bambini e giovani a basso reddito che vivono sia nelle "favelas" che nelle zone più povere degli interni del Brasile.
(FONTE E FOTO TG COM)