L’altra sera, ho riscoperto il piacere di una bella
televisione ed il fatto che si tratti di Rai 3, per quanto mi riguarda ed al di
là di cio’ che è intuibile leggendo questo blog, è stato solo un caso. Ha
ripreso il programma di approfondimento condotto da Bianca Berlinguer, “Carta
Bianca”. Io, a dire il vero, prima di sintonizzarmi e rimanerci all’ascolto,
stavo “zappando” alla ricerca di qualcosa che potesse attirare la mia calata
attenzione e, nell’eseguire quasi meccanicamente questa rituale manovra, mi
sono imbattuto nel simpatico volto di uno degli uomini viventi più grandi
d’Italia – e non solo - : Andrea Camilleri.
Premetto che non sono per nulla appassionato delle avventure
in televisione del Commissario Montalbano, confesso di non aver mai visto
neppure un episodio intero, ma di aver letto invece alcune sue avventure
direttamente dalla penna magistrale del suo autore. Ho sempre ascoltato con
piacere le sue parole ed il suo modo di parlare da uomo di Sicilia. L’italiano
con l’inflessione siciliana è una musica irriproducibile. Ascoltare un
siciliano parlare italiano è come ascoltare musica, non un discorso. La
cadenza, il ritmo delle parole talune leggermente prolungate piu’ del dovuto e,
se il discorso pone una domanda, questa mi mette addosso una forma di
imbarazzo, quasi che non sappia cosa rispondere, anzi, spero che chi parli dia da solo la risposta e
mi liberi quindi dall’imbarazzo. Camilleri, in tutta questa sorta di alchimia
vocale, è la classica ciliegina sulla torta. Ancor più piacevole per me ascoltarlo,
quando la sua voce era ancora più roca dall’uso ed abuso delle sigarette. E’
sempre stato un grandissimo fumatore e mi sembra che ancora oggi, a 92 anni,
fumi ancora, quasi a dimostrare quello che sempre dice e cioè, che la maggior
parte dei mali di questa terra, di questa umanità, siano stati generati dai
luoghi comuni. Bhè, è ovviamente un paradosso. Ma credo anche che le migliaia
di sigarette che ha fumato nel corso della sua lunga vita, si siano sentite
orgogliose di avergli fatto compagnia durante la stesura dei suoi scritti o dei
suoi momenti di riflessione. In trasmissione avrebbe potuto parlare di tutto e
sono sicuro che possa e sappia parlare di tutto. Una lucidità da fare invidia
ad un trentenne (figuriamoci a me che di anni ne ho 54 anni)…tra la domanda
della Berlinguer e la sua risposta non trascorreva più di un secondo, sintomo
di un immutato piacere alla comunicazione ed alla condivisione del suo pensiero
arricchito dalla saggezza di un uomo vissuto.
Grazie a Bianca, ha ripercorso anche ad alcune tappe
importanti della sua vita. Da quando, giovane neo nazi fascista (piu’ per induzione
paterna che per maturazione personale), in una riunione tenuta da un gerarca
nazista, si convinse della vigliaccheria fascista e della follia nazista
raggiungendo quella che fu una vera e propria “conversione” al socialismo ed a
quello che egli ha intenzionalmente voluto sottolineare, comunismo italiano.
Definizione questa che, chi non è comunista non riesce a comprendere ma chi
invece lo è stato e lo è sentimentalmente ancora, non puo’ non commuoversi e
lasciarsi ad un malinconico sorriso stile“amarcord”.
“Dei politici moderni, nessuno mi esalta o è esaltante
(sostanzialmente questa la sua risposta su esplicita domanda della Berlinguer)…i
politici veri, erano e sono stati quelli del dopoguerra”. In pratica tutti
quelli dalla nascita della Repubblica e di tutto l’arco costituzionale,
indicandone la fine con Aldo Moro ed il
suo omicidio, passando per il padre
della conduttrice.
Sui vaccini, si è espresso favorevolmente (giustamente!
n.d.r.) riuscendo ad essere anche su tale argomento, un epico narratore della
sua esperienza giovanile di quando, giovanissimo, una volta sottoposto a
vaccinazione, si doveva stare a letto a riposare e, stando a letto, si poteva
leggere. “Ecco: vaccinarsi e stare a letto dopo la vaccinazione è importante
perché così si puo’ leggere tranquillamente a letto”. Geniale!
Ha parlato della sua cecità…che è una condizione e non un
handicap dopo tanti anni. Ha detto che vede grazie ai ricordi…ha parlato del
suo ultimo libro che uscirà il 28 settembre prossimo, libro che scrive “sotto
dettatura”..massimo tre pagine al giorno.
Libro che forse non leggero’.
Preferisco ascoltarlo e vederlo parlare.
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