Si tratta del settimo vincitore di GP nel corso dell'anno, a testimonianza di un campionato molto equilibrato. Alonso tuttavia è stato favorito da un paio di momenti chiave. Alla partenza Massa manteneva la leadership conquistata in qualifica, seguito da Hamilton, Raikkonen e Kubica. Perdeva due posizioni Kovalainen, passato da Vettel e Glock, Heidfeld e Trulli scavalcavano Rosberg alle spalle del quale si trovavano Nakajima e Alonso, bravo a recuperare due piazze ai danni di Webber e Button. Poi Coulthard, Bourdais, Barrichello e Piquet; fanalini di coda le due Force India con Fisichella ultimo in quanto partito dai box.Massa e Hamilton facevano l'andatura durante le prime tornate, ma Raikkonen si riprendeva siglando il giro più veloce in gara per la decima volta nella stagione (eguagliando il record che gli appartiene assieme a Michael Schumacher), e portandosi a ridosso della McLaren. Nelle retrovie c'era una grande bagarre messa in atto da Rosberg e Alonso, gli unici a partire con gomme morbide e quindi meno performanti. Rosberg riusciva ad avere la meglio sul pesantissimo Trulli, superato successivamente anche da Nakajima e Alonso, dal primo giro ai ferri corti. L'ex campione del mondo era il primo a rifornire al dodicesimo giro, montando pneumatici duri e un quantitativo di carburante necessario per modificare la strategia di gara dalle previste tre alle sole due soste. Una mossa estremamente fortunata, visto che un paio di tornate più tardi il compagno di squadra Piquet urtava violentemente contro il muro costringendo l'intervento della safety-car. Rosberg e Kubica dovevano fermarsi nonostante la pit-lane fosse ancora chiusa, e così faceva Barrichello che per un problema tecnico si fermava in mezzo alla pista proprio durante il periodo di stasi della gara. All'apertura della corsia dei box tutti si affrettavano a rifornire, ad eccezione ovviamente di Alonso, Trulli e Fisichella, entrambi gravidi di carburante.Proprio in questo frangente si consumava la disfatta della Ferrari: Massa ripartiva con il tubo della benzina ancora ancorato alla monoposto, e doveva fermarsi all'uscita dei box nell'attesa che qualche meccanico andasse a toglierla; Raikkonen, fermo alle sue spalle, perdeva ulteriore tempo proprio a causa della rottura dell'apparecchio di rifornimento. Per Massa i guai non erano finiti, visto che, nell'uscita, aveva ostacolato l'accorrente Sutil: mentre a Valencia tale manovra gli era stata perdonata, a Singapore gli veniva inflitto un drive-through. Al termine della girandola dei pit-stop Rosberg si trovava così in testa al gruppo seguito da Trulli, Fisichella, Kubica, Alonso, Webber, Coulthard, Hamilton, Glock, Vettel, Heidfeld, Nakajima, Button, Kovalainen, Raikkonen, Sutil, Massa e Bourdais.Per Alonso la strada era spianata, dal momento in cui di li a poco sia Rosberg che Kubica avrebbero dovuto scontare la penalità addirittura di uno stop and go di 10 secondi, mentre Trulli e Fisichella si avvicinavano inesorabilmente al loro unico cambio gomme. Rosberg tuttavia poteva sfruttare la strada libera per creare un vero e proprio vuoto con Trulli, più lento di due secondi al giro: tuttavia questo non gli era sufficiente per ritornare in pista al comando, ma solamente alle spalle della Renault. Kubica invece, frenato incredibilmente da Fisichella, ritornava in pista alle spalle di Massa, che riusciva a scavalcare poiché la Ferrari decideva di cambiare la strategia del brasiliano anticipandone il secondo pit-stop.Nel frattempo Webber finiva lungo e veniva infilato da Coulthard, Hamilton, Vettel e Heidfeld; Trulli e Fisichella si fermavano a rifornire e Alonso iniziava la cavalcata verso un fortunoso successo. Alle sue spalle infatti Rosberg continuava a perdere terreno, ma era protetto dagli attacchi di Hamilton dal giudizioso Coulthard, che il pilota della McLaren non riusciva proprio a superare. Massa nelle retrovie continuava ad uscire di pista e allora le speranze della Ferrari erano riposte nel solo Raikkonen che, dopo essersi avvantaggiato su Kovalainen passava il lentissimo Trulli (che si sarebbe ritirato, alla pari di Webber, per problemi tecnici) e il rientrante Nakajima, portandosi addirittura negli scarichi di Rosberg dopo che Vettel e Heidfeld si erano fermati per il rifornimento. Il tedesco della Williams intanto entrava per la terza volta ma riusciva a mantenere la piazza d'onore per pochi decimi sulla coppia Coulthard-Hamilton: il pilota della McLaren però era abile a sfruttare il parapiglia creatosi al momento del rientro in pista del figlio di Keke per infilare il collega più esperto. Il campione in carica, grazie a una serie di giri veloci, riusciva alfine a portarsi in quinta posizione, essendo Alonso saldamente al comando davanti a Rosberg, Hamilton e Glock. Le emozioni non erano però finite visto che Massa, autore dell'ennesimo fuori pista, traeva in inganno Sutil e lo costringeva a finire contro le barriere di protezione per evitare il contatto: la safety-car era nuovamente chiamata all'opera e ricompattava il gruppo quando mancavano dieci giri al termine.Alonso ripartiva bene ipotecando così il primo successo del 2008; Rosberg era abile nel tenere a bada Hamilton, meno spavaldo del solito; il resto del gruppo sfilava ordinatamente con Glock davanti a Raikkonen, Vettel davanti a Heidfeld e con l'eccezione dell'esagitato Nakajima che attaccava ad ogni angolo Coulthard per l'ottava posizione.Quando, a quattro tornate dal traguardo, tutto sembrava ormai scritto, l'incompetente Raikkonen aggiungeva un'altra pietra dello scandalo alla tragicomica stagione finendo contro il muretto e permettendo così alla McLaren di sopravanzare la Ferrari in graduatoria costruttori. Quinto quindi terminava la gara l'eccezionale Vettel, davanti a Heidfeld, Coulthard e Nakajima. Fuori dalla zona punti il coraggioso Button, l'inguardabile Kovalainen, il compassato Kubica. Dodicesimo Bourdais; il patetico Massa riusciva a terminare la gara solo davanti al lento Fisichella.Con questo successo la Renault si riappropria del quarto posto in classifica, davanti a Toyota e Toro Rosso. Come detto la McLaren scavalca la Ferrari in vetta; si fa sotto in misura minore anche la BMW. In graduatoria piloti Hamilton archivia un prezioso +6 da Massa e si porta dunque a sette lunghezze di vantaggio quando mancano tre gare: un buon bottino che gli permetterà di guardare con serenità alle rimanenti prove. Quasi tutto invariato nelle retrovie: Heidfeld però si avvicina a Raikkonen in quarta posizione ed è l'ultimo pilota della lista a non essere ancora escluso dal successo finale dalla matematica.La prossima gara si disputerà sul tracciato del Fuji, in Giappone, tra due settimane
Ma Raikkonen, dove ce l'ha la testa?
RispondiElimina...nel caso...ma sotto vuoto!
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