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sabato 6 settembre 2008

Noi..ex giovani

I giovani..si sa, sono superficiali, spesso distratti. E’ il loro mestiere….e lo fanno bene, non c’è che dire. Non ascoltano, fanno di testa loro, guardano spesso solo avanti e non prestano attenzione se c’è qualcuno dietro a loro…corrono, corrono…hanno fretta….ma di arrivare dove? Non lo sanno!. Il guaio dov’è? Che nemmeno noi lo sappiamo e spesso, non ce ne interessiamo… e quando loro sono arrivati alla fine della loro corsa, nel frattempo o loro hanno raggiunta la meta..ed allora tutto ok….oppure.. li abbiamo persi.!
Non occorre, a mio parere, una enorme dose di saggezza per fare queste riflessioni. Bisogna far ragionare la testa con il cuore. Se ci interessa un mondo che non si sgretoli al passaggio del tempo, dobbiamo essere noi adulti a rinforzare l’asfalto delle strade dei nostri giovani. Dobbiamo essere noi a riempire le buche che troppo abbandono e distrazione, hanno fatto sorgere.
Il nostro compito è quello di preparare loro la strada.
Il loro, è quello di percorrerla, di perfezionarla per realizzarne altre più facili da percorrere per i giovani che verranno dopo di loro. Insomma, è una specie di catena di sant’antonio con la differenza che il minimo comune multiplo, è proprio unico per tutti: la qualità della vita…in tutti i sensi.

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